Secondo la leggenda, le pareti della “Santa Casa” provengono da Nazareth in Galilea: La vergine Maria nacque nella “Santa Casa”, dove visse e apparve l’angelo del signore.
Una leggenda che si basa sulla devozione e sulla fede del popolo dice che la casa fosse portato via dagli angeli. Recenti analisi storiche partono dal presupposto che la casa fosse trasportato su acqua e terra dall’uomo, con l’aiuto del cielo. L‘originale “Santa Casa” è composta soltanto da tre pareti. A Nazareth, la quarta parete era un muro di rocce, sul quale fu costruita la casa. Al suo posto si trova ora un altare.
La Santa Casa è composta chiaramente da due parti differenti. La parte dal pavimento fino ad un’altezza di tre metri rappresenta la parete originale: blocchi in pietra arenaria, posate in file regolari, come si trovano anche a Nazareth. In seguito, nella parte superiore sono state aggiunte pietre della regione, le Marche, l’unico materiale edile utilizzato in questo modo nella zona.
I lavori per la basilica, costruita sopra la Santa Casa, iniziarono nel 1469 nello stile del tardo gotico, probabilmente su un progetto di Marino di Marco Cedrino. La facciata della basilica fu terminata nel 1587 nello stile del tardo rinascimento.
La piazza davanti alla Basilica viene delimitata all’est dalla facciata della chiesa e dal suo campanile. Al nord ed all’est si trovano il palazzo apostolico ed al sud il palazzo Illirico.
Al centro della Piazza della Madonna si trova una bellissima fontana, realizzata tra 1604 e 1614 su progetti del famoso Carlo Maderno e dello zio Giovanni Fontana. La fontana è stata decorata con sculture di bronzo di Tarquinio e Pietro Paolo Jacometti che risalgono al 1622.
Poco distante si trova il palazzo dell’amministrazione comunale con i sui muri di mattoni. Il campanile del 17° secolo è un’opera di Giovanni Branca, i merli sono stati aggiunti nel 1887. Sulla piccola piazza si trova il monumento di Garibaldi, un busto di marmo di Ettore Ferrari del 1886.
Agli inizi del 17° secolo, la camera dei tesori fu realizzata per i paramenti sacri, gli abiti ed i doni votivi, portati dai credenti. Bellissimi affreschi di Cristoforo Roncalli, chiamato anche Pomarancio (1605-1610) mostrano dieci scene della vita della Madonna, sei profeti e sei sibille. Gli affreschi vengono considerati dei capolavori del manierismo.